Forma Edizioni dedica allo studio Alvisi Kirimoto, fondato nei primi anni Duemila a Roma da Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, il primo numero della nuova collana "Progressive. Sezioni sull'architettura italiana" diretta dall’architetto Maurizio Carones. Il progetto editoriale si propone di esplorare le sfaccettature dell’architettura contemporanea italiana, offrendo una panoramica sulle realtà più significative del panorama nazionale. 

La monografia "Alvisi Kirimoto. Architetture scelte 2012-2025", con testi di Valerio Paolo Mosco, è quindi un viaggio nell'evoluzione di uno studio che ha saputo intrecciare sensibilità italiane e giapponesi in un approccio progettuale unico nel suo genere.

The Dome. ©Marco Cappelletti

In vent’anni di attività, Alvisi Kirimoto ha realizzato opere che spaziano dall’architettura all’urbanistica, dagli interni al design, privilegiando il dialogo con la natura e l’attenzione ai temi sociali. Vincitore di premi e riconoscimenti internazionali, lo studio si distingue per una progettualità che unisce rispetto per il contesto e ricerca dell’essenzialità, costruendo spazi pensati per evolversi nel tempo.

Villa S. ©Marco Cappelletti

Il libro in formato tascabile (15,5x22,5 cm), 168 pagine raccolte da un’audace copertina rosso corallo, un colore che ricorre come un leitmotiv in diversi progetti dello studio, si configura come un compendio che documenta l’evoluzione dello studio attraverso tredici lavori emblematici realizzati tra il 2012 e il 2025. Segue l’introduzione generale, a cura di Maurizio Carones, un saggio del critico e storico dell'architettura Valerio Paolo Mosco, che approfondisce la metodologia progettuale di Alvisi Kirimoto, evidenziando l'approccio sartoriale e il dialogo costante con le specificità dei luoghi.

Affordable Housing. ©Marco Cappelletti

Questa monografia è pensata per trasmettere il nostro approccio progettuale a un pubblico ampio e diversificato. Non si tratta solo di documentare i nostri lavori, ma di offrire uno spunto di riflessione su come concepiamo l’architettura; ogni progetto, dal più vecchio al più recente, racconta un processo che, andando oltre il mero aspetto materico dell’architettura, risponde alle esigenze del contesto e delle persone che vivono il luogo. Le nostre architetture sono pensate per durare nel tempo e per trasformarsi in armonia con l’ambiente e le persone che le abitano”, racconta Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio.

Spazio Antonioni. ©Marco Cappelletti

Il volume presenta i progetti più noti e iconici di Alvisi Kirimoto tra cui l’edificio direzionale Molino Casillo e il Teatro di Corato (2012), l’Affordable Housing di viale Giulini (2020) in Puglia, gli Uffici Direzionali a Chicago (2018), la Cantina Podernuovo a Palazzone (2013); insieme a quelli più recenti come il padiglione universitario LUISS “The Dome” a Roma (2022), Villa S in Sardegna (2023), l’allestimento “Rivoluzione Vedova” al Museo M9 di Venezia Mestre (2023) e il museo “Spazio Antonioni” dedicato a Michelangelo Antonioni, a Ferrara (2024). A chiudere, lavori inediti come la Tenuta Stampino in Liguria e il Centro Direzionale Nexum a Roma, attualmente in corso, offrono uno sguardo esclusivo sulle future realizzazioni firmate dallo studio.

Ogni progetto è illustrato attraverso schede dettagliate che includono informazioni tecniche, testi analitici e un ricco apparato iconografico composto da fotografie e disegni, che permettono a chi legge di cogliere ogni aspetto del processo creativo e costruttivo, offrendo una visione completa e immersiva delle opere.

Alvisi Kirimoto
Villa K. ©Marco Cappelletti

La scelta dell’edizione in doppia lingua (italiano e inglese) con testo a fronte, amplia l’accessibilità del volume, rendendolo un ponte culturale tra il contesto italiano e il panorama internazionale, rivolto a un pubblico eterogeneo di professionisti, studenti e semplici appassionati di architettura.

Alvisi Kirimoto
Uffici direzionali. ©Nic Lehoux

Attraverso un’attenta selezione di progetti, la monografia ripercorre la storia dello studio, presentandone metodi e processi volti a valorizzare lo spazio in un misurato equilibrio di semplicità ed eleganza, chiarezza e bellezza.

Alvisi Kirimoto
Tenuta Stampino. ©Flooer