Il progetto Unplanned Domestic Prototype [PROT/USRBL/SE08] rilegge in chiave contemporanea un appartamento di 60 m² situato in un edificio del 1966, nato all'interno del Piano di Stabilizzazione spagnolo del 1959. Quest'ultimo aveva l'obiettivo di creare abitazioni minime, standardizzate e compartimentate per favorire la "famiglia nucleare". Tuttavia, il design rigido e la distribuzione statica degli spazi oggi non rispondono più alle necessità moderne di flessibilità e adattabilità.
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Il progetto mira a trasformare l'appartamento in un ambiente dinamico e multifunzionale, capace di evolversi nel tempo. Grazie a un design innovativo e una nuova concezione degli spazi, Unplanned Domestic Prototype celebra le interazioni sociali, la fluidità e l'adattabilità della vita domestica contemporanea. Piuttosto che insistere sulla rigidità dell'edificio originale, il progetto introduce soluzioni che permettono agli spazi di essere adattati alle diverse esigenze della vita quotidiana.
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Un intervento chiave del progetto è una parete curva in ceramica smaltata, progettata con un arco di 175 gradi. Questa parete stravolge la rigida disposizione originaria e funge sia da organizzatore spaziale sia da dichiarazione materiale in profonda sintonia con le tradizioni locali. Ridefinisce le convenzioni domestiche in materia di stoccaggio, integrando armadietti, scaffali e sanitari, massimizzando l'uso dello spazio disponibile. A un vertice, la parete si fonde con una vetrina a specchio che nasconde abilmente gli elettrodomestici tradizionali, aumentando ulteriormente il senso di apertura e fluidità dell'appartamento.
![Unplanned Domestic Prototype](https://static.tecnichenuove.it/areaarch/2025/01/05-1024x683.jpg)
L'uso della pietra arenaria di San Sebastián è un'altra caratteristica distintiva del progetto. Questo materiale, profondamente legato al contesto geologico e culturale locale, fornisce un collegamento tattile e visivo con il paesaggio circostante. Invece di utilizzare materiali importati come il marmo, il progetto eleva questa pietra locale, modellata dai metodi di estrazione regionali, a elemento centrale del design. La sua texture grezza e non levigata invita a riflettere sull'approvvigionamento dei materiali e sui processi ad alta intensità di lavoro che stanno alla base delle catene di approvvigionamento globali. Gli strati visibili della pietra servono anche a ricordare fisicamente il territorio locale e la sua storia geologica.
![Unplanned Domestic Prototype](https://static.tecnichenuove.it/areaarch/2025/01/11-1024x683.jpg)
Il progetto abbraccia ulteriormente l'ambiente incorporando elementi di design flessibili e di provenienza locale. Un'isola regolabile in altezza, realizzata con granito nazionale di recupero e materiali provenienti da laboratori di falegnameria locali, rafforza l'adattabilità dello spazio. Questi elementi possono essere spostati per adattarsi alle varie interazioni sociali, favorendo la collaborazione. Altri materiali, come le radici degli alberi riutilizzate per gli sgabelli, i tubi di alluminio riciclati da un ristorante locale per le sedie e la falegnameria in acciaio proveniente da industrie metallurgiche vicine, sottolineano ulteriormente l'impegno del progetto per la sostenibilità e il paesaggio produttivo.
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In definitiva, Unplanned Domestic Prototype [PROT/USRBL/SE08] risponde alle sfide abitative contemporanee, offrendo una visione provocatoria della domesticità flessibile. Il progetto non offre una soluzione definitiva, ma piuttosto un quadro di riferimento per riconsiderare il modo in cui abitiamo gli spazi oggi. Attraverso l'attenzione ai materiali locali e alle loro narrazioni storiche, il progetto invita a riflettere sulle forze politiche, economiche e ambientali che plasmano il nostro ambiente costruito.
![Unplanned Domestic Prototype](https://static.tecnichenuove.it/areaarch/2025/01/15-683x1024.jpg)
Scheda progetto
Progetto: Unplanned Domestic Prototype: PROT/USRBL/SE08
Progettista: Ismael Medina Manzano
Collaboratori: Sofía Larumbe, Pablo Vives.
Costruttore: Urdaintzi
Area: 60 sqm
Località: San Sebastián, Gipuzkoa, Spain
Fine lavori: 2024
Marmista: La espiga
Consulente per il verde: Viveros Endanea Garden
Illuminazione: Artemide, Flos
Poltrona: OMHU