Il progetto Tavoliere I Maestri, sviluppato dal giovane designer Francesco Fusillo, nasce da una rielaborazione di dettagli e caratteristiche linguistiche di alcuni dei maestri dell’architettura e del design. In ogni tavolino, costituito da un basamento e da un piano, sono riprese delle particolarità appartenenti agli iconici personaggi della storia dell’architettura italiana. L’aspetto interessante del progetto, secondo Fusillo, è la "non chiusura: perché lo stesso tavolino, con le stesse proporzioni, può essere riprodotto con dettagli differenti in base al Maestro scelto". In tal modo la famiglia Tavoliere non si ferma mai, può proseguire tramite il nome di altri architetti, altre storie, altri aneddoti progettuali.
Osservando il Tavolino "Enzo" si nota il rigore e la severità, propria delle lezioni sul progetto tenute da Enzo Mari. Per il modello ispirato ad Achille Castiglioni, viene utilizzato il basamento della lampada Arco; l’unione del piano con il basamento avviene attraverso una cinta, che ricorda il cinturino del famoso orologio che l’architetto ha realizzato per Alessi. E così via per Carlo Scarpa, Angelo Mangiarotti, Ettore Sottsass.
I due elementi fondanti del progetto, il basamento e il piano, sono sempre presenti e uguali (o simili). Differiscono tra loro solamente per la tipologia di sistema pensato per aggregarli. L’autore ha volutamente rinunciato a qualsiasi espressione di decoro. In questo modo, rende omaggio ai Maestri con elementi ironici, uniche concessioni formali.