Un omaggio teso a ricordare uno dei più sensibili interpreti della natura umana, spesso osservata con gli occhi di chi vive ai margini. L'installazione dedicata a Fabrizio De André, nella Piazza Faber di Tempio Pausania (Ot), è nata a seguito dell'amicizia che legava Renzo Piano al cantante e ha l'obiettivo di porre l'attenzione sull'importanza dei piccoli centri del territorio italiano, quali appunto Tempio Pausania.
L'inaugurazione è fissata per stasera, giovedì 21 luglio, alle ore 21. La celebrazione si concluderà con una festa in piazza alla quale, insieme a Dori Ghezzi, parteciperanno gli architetti Massimo Alvisi, Junko Kirimoto e Renzo Piano. Studio Azzurro, inoltre, proporrà al pubblico la videoinstallazione "I Tarocchi", allestita per l'occasione all'interno dell'edificio dell'ex-mercato.
La piazza, circondata da edifici storici prevalentemente settecenteschi, costruiti con blocchi di granito lasciati a faccia vista e caratterizzata da una pavimentazione in selciato di piccolo taglio e fasce di granito grigio, si raggiunge attraverso strade strette e irregolari che offrono scorci variabili sullo spazio aperto. Qui il progetto affidato agli architetti Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, e realizzato in continuità con l'idea dell'architetto Renzo Piano, ha portato alla realizzazione di una serie di 12 elementi sospesi, che sullo sfondo hanno la cortina di edifici in pietra e le arcate del vecchio mercato. Vele di tela colorate fluttuano nel cielo, come trasportate dal vento e posate, in un equilibrio mutevole, su una tela di fili tesi tra gli edifici. L'idea dell'architetto Renzo Piano di realizzare una sorta di "ragnatela" che fermasse i colori della luce si traduce così in un gioco leggero fatto di funi, teli che non toccano la piazza, ma la ombreggiano e la colorano. Quando le vele sono chiuse, "12 matite colorate" (il riferimento è a una antica passione di Fabrizio De André per i pastelli Faber-Castell, da cui il soprannome datogli dagli amici) sembrano sospese tra le pareti di granito.
"Questo intervento, con la sua leggerezza e la sua prorompente vitalità, ci ha permesso di confrontarci nuovamente con i piccoli centri urbani. Partendo dall'idea di Renzo Piano di 'catturare i raggi di luce e i suoi colori' abbiamo spostato il punto di azione in alto, al di sopra della piazza, costringendo chi passa a guardare oltre i tetti, a confrontarsi con il grigio degli edifici e il colore del cielo, annullando i margini spigolosi dell’area" ha spiegato l'architetto Massimo Alvisi.
Alla piazza, che misura circa 375 metri quadri, si accede da strette vie che aprono la vista all'intervento, composto da un sistema di funi e vele. Queste ultime, aperte, assumono la forma di triangoli di varia forma e dimensione che, una volta chiuse, si riducono fino ad apparire come tante matite colorate che si dispongono sospese tra i fronti murari degli edifici. La maglia di funi, realizzata con cavi in acciaio, è ancorata alle spesse mura degli edifici attraverso un ancoraggio ad iniezione controllata con calza, molto usato nel campo del consolidamento. Le pareti sono state forate assialmente; all'interno dei fori è stata inserita una calza e sono state eseguite delle iniezioni con malta. Si è ottenuto in questo modo un efficace legame fra muratura e cavi, minimizzando l'impatto visivo dell'ancoraggio. Le vele sono costituite da 12 triangoli di tessuto di dimensioni variabili. Dalla minima di 1,60x1,20x1,30 (2,06 mq) alla massima di 5,90x4,50x3,20 (15,60 mq) e sono in poliestere stampato (Serge Ferrari Tessuto Soltis 92). Ogni vela è dotata di un motore in testa al rullo avvolgitore, di funi, pulegge e molla di richiamo che regolano la movimentazione; componenti, queste, utilizzate anche nella nautica. Il sistema di movimentazione delle vele può essere gestito singolarmente o per gruppi di vele, in base alla configurazione che si vuole ottenere; è gestito da un pannello posto nella sala controllo adiacente all'ingresso all'edificio dell'ex Mercato e dotato anche di anemometro e igrometro per la chiusura automatica delle vele in caso di eccessivi vento o pioggia. Sono stati inoltre previsti 4 punti, posti sulle pareti dei 3 edifici perimetrali della piazza, escludendo il Mercato, per il posizionamento di barre metalliche di supporto, sulle quali sono fissati dispositivi di illuminazione. Si tratta di una serie 8 di 14 lampade Maxi Woody iGuzzini (ottica flood, nel caso in cui la vela è più vicina alla sorgente luminosa; ottica spot, nel caso delle vele più lontane dalla sorgente luminosa) e sagomatori per orientare la luce verso la vela. Per l'illuminazione di ogni vela è stato previsto un proiettore luminoso; due proiettori per le vela centrale, di dimensioni maggiori. Le stesse barre che ospitano i corpi illuminanti sono predisposti anche come supporto dei diffusori sonori e dei proiettori video con i quali potranno essere realizzate immagini in movimento sulle vele e proiezioni dei testi delle canzoni di De André, secondo il progetto multimediale elaborato da Studio Azzurro e oggetto di una prossima fase di realizzazione.
Scheda progetto
Nome del progetto: Piazza Faber a Tempio Pausania
Luogo: Tempio Pausania, Sardegna
Committente: Unione dei Comuni Alta Gallura (Segretario e direttore generale e RUP: Jeanne Francine Murgia)
Progetto architettonico: Alvisi Kirimoto + Partners
Architect in charge e project management: Arch. Chiara Quadraccia / Alvisi Kirimoto + Partners
Ideazione e supervisione artistica: Arch. Renzo Piano / Renzo Piano Building Workshop
Progetto strutturale: Ing. Bruno Finzi / CeAS srl
Progetto impianti: Ing. Mario Semproni
Sicurezza in fase di progettazione: Ing. Bernardo Gioberti
Analisi dei costi: Ing. Gianluca Gangemi
Supporto tecnico locale: Ing. Giuseppe Visicale
Installazione multimediale: Studio Azzurro
Direzione lavori: Geom. Tony Marrone
Impresa esecutrice dei lavori: Crea srl
Realizzazione vele: Bega - SmarT OutdooR SoolutionS
Progettazione Preliminare e definitiva: 2014
Progettazione esecutiva e Realizzazione: 2015
Inaugurazione: 21 luglio 2016
Fotografo: Luigi Filetici
Vedi anche:
Installazione in Piazza Faber a Tempio Pausania (Ot) - Renzo Piano e Alvisi Kirimoto + Partners