Quando ci si addentra nei territori legati al settore del bagno, soprattutto se si parla di grandi numeri, mi rendo conto che il perimetro del mio interesse diventa sconfinato. È un mondo principalmente abitato da produttori, fornitori, rivenditori e specificatori separati da una linea di disgiunzione e cioè divisi tra tutto quello che non si vede e quello che invece appare. È proprio su questo segmento di confine che si concentrano la mia attenzione e il mio interesse. Questa linea di demarcazione, infatti, separa non solo le diverse realtà produttive che lavorano intorno al bagno ma anche gli operatori e i designer che si occupano di questo settore. Da una parte, quindi, il mondo impiantistico fatto da tecnici con le loro problematiche legate ai grandi impianti e ai nuovi processi connessi al risparmio energetico e dall’altra parte il mondo dei prodotti fatto da imprenditori e designer che, soprattutto nelle operazioni contract, si confrontano con l’annoso problema dell’istallazione e della produzione custom. Se poi si entra nello specifico delle commesse il sistema sembra ormai non avere più regole e le uniche cose che risultano contare sono il servizio e il prezzo offerto. Un campo ampio che trovo interessante esplorare confrontandomi soprattutto con i protagonisti coinvolti, di cui spesso apprezzo l'impegno e il lavoro.