Alessandro Franci, direttore vendite & marketing e ideatore, Stonethica
Qual è il rapporto che avete con il mondo del progetto e come si è evoluto negli ultimi anni? Che dialogo/confronto avete con architetti e designer e quali servizi mettete a loro disposizione?
Stonethica racchiude nella sua progettualità un'estrema versatilità che si traduce nella creazione di un materiale innovativo e multifunzionale adatto sia agli architetti che ai designer. Dalla progettazione architettonica della superficie, come rivestimento di aree residenziali e pubbliche, alla realizzazione di prodotti di interior design specifici, a volte connessi in un'unione cromatica e di pattern al progetto architettonico stesso, con un ulteriore riutilizzo degli sfridi. Stonethica si adatta a molteplici utilizzi e si mette a disposizione di designer e architetti con un materiale accattivante e innovativo. Dalla progettazione del tavolo e della sedia di Paola Navone alle sculture concettuali di Sylvestre Gauvrit passando per decine di collaborazioni artistiche e di design, Stonethica ha dimostrato di aver progettato un materiale plasmabile oltre i limiti degli assemblati iniziali. Per quanto riguarda gli architetti invece, come già accennato precedentemente, Stonethica offre un materiale cromaticamente replicabile su superfici potenzialmente infinite. Inoltre grazie alla natura orientata al riutilizzo, da l'opportunità di aumentare il punteggio verso le certificazioni green nell'ottica di una progettazione ecosostenibile.
Qui di seguito i punti di forza di Stonethica: standardizzazione di un prodotto tramite a creazione "Artigianale" di pattern cromatici, prezzo competitivo nel mondo lapideo e quindi accessibile a più scopi, customizzazione del proprio colore/nuance con molteplici materali.
Tra Made in italy e internazionalità, tra mercati globali e legame con i territori, tra evoluzione tecnologica e conoscenza della materia e delle sue caratteristiche. Come conciliate questi aspetti nella vostra attività?
GLOBAL/LOCAL è la missione del brand, partendo dal LOCAL con la circolarità produttiva sul territorio per la sua realizzazione come MUST HAVE dell’eco stotenibilità del progetto, arrivando al GLOBAL del marchio, accessibile a tutti a livello internazionale.
MADE IN ITALY/INTERNAZIONALITÀ: Forte made in Italy dato dal prodotto e dalla sua manualità (battezzato anche sul retro della lastra stessa con l’indicazione del nome del brand ma anche alla sua origine, come asset fondamentale per il suo riconoscimento a livello internazionale), con una forte carattere però internazionale, dato dalla spinta dei suoi distributori presenti in tutto il mondo.
EVOLUZIONE TENCOLOGICA E CONOSCENZA DELLA MATERIA E DELLE SUE CARATTERISTICHE: in Stonethica e nel mondo del lapideo è ancora forte l’attaccamento alla materia, le sue caratteristiche e la manualità che occorre nel saperla maneggiare nella sua lavorazione.
Con Stonethica viene invece enfatizzata la chiave “industriale” del processo, in modo che possa essere standardizzato e reso efficiente e replicabile in maniera continuativa.
Come vi immaginate la nostra vita nella città del futuro e l’evoluzione degli ambienti residenziali ma non solo?
Stonethica con i suoi materiali recuperati e recuperabili si è rimboccata la maniche nella ricerca di un futuro più sostenibile. In un mondo sovrasfruttato abbiamo avuto modo di capire che le città dovranno fare il possibile per ottimizzare al massimo l'utilizzo di risorse energetiche limitate, messe a disposizione dalla natura. Le città del futuro nella visione di Stonethica saranno progettate per assecondare una quotidianità di crescita e sviluppo basata su i fondamenti del Cradle To Cradle di Braungart. La vera sfida infatti non è mutare la struttura attuale delle città, ma ripensare dalle radici un nuovo modello di architettura: un sistema virtuoso, in grado di eliminare gli sprechi e capace di riutilizzare le materie prime, creando attraverso lo sviluppo tecnologico nuovi materiali e strutture dal basso impatto ambientale e dalla resa energetica elevata. Gli spazi inoltre saranno pensati per favorire una mobilità ottimale delle persone e una migliore vivibilità degli spazi residenziali e pubblici.