Sono stati annunciati nei giorni scorsi i vincitori dell’edizione 2024 del concorso di architettura Kaira Looro, finalizzato alla progettazione di un centro di maternità per le aree rurali del Sud del Senegal, capace di offrire un’assistenza sanitaria completa durante tutta la gravidanza. Gli studi che hanno presentato i progetti sono stati accuratamente selezionati da una prestigiosa giuria composta da alcuni dei più influenti architetti del mondo.
Il vincitore dell'edizione 2024 è il giovane architetto vietnamita Bao Gia Luong, che riceve 5.000 euro e uno stage presso la Kengo Kuma and Associates di Tokyo. Il secondo premio, assegnato al team composto da Kanomi Fukuoka, Ryota Oreng, Hitoshi Takahashi, Ayaka Soda, Tomohiko Hama dal Giappone, comprende 2.000 euro e uno stage presso Benedetta Tagliabue EMBT a Barcellona. Il terzo premio, assegnato a Myrto Venizelou e Olga Psarri dalla Grecia, comprende 1.000 euro e uno stage presso la SBGA Blengini Ghiradelli di Milano.
In particolare, il progetto vincitore sviluppato da Bao Gia Long, ha tre strategie principali: l'organizzazione degli spazi, dal servizio alla comunità all'area dei servizi medici; la capacità di servire il maggior numero possibile di pazienti in un lotto di 45 metri x 15 metri e la replicabilità, in modo che ogni modulo possa essere riprodotto in modo semplice in altri differenti lotti di terreno. Il progettista ha analizzato a fondo le condizioni sanitarie del Senegal e la cultura di questo Paese, pensando a un modello che possa essere adatto e familiare alla popolazione.
Organizzato dall'organizzazione umanitaria Balouo Salo, l'iniziativa Kaira Looro mira a lanciare giovani talenti dell'architettura, a sostenere progetti di beneficenza attraverso i proventi del concorso e a sviluppare la ricerca sull'architettura umanitaria volta a migliorare il mondo e a ridurre le disuguaglianze sociali. Il concorso di quest'anno ha chiesto ai partecipanti di realizzare un progetto per un centro dedicato alle donne in gravidanza. In Africa subsahariana attualmente oltre 200.000 donne muoiono ogni anno durante la gravidanza e il parto a causa dell'insufficienza di strutture sanitarie, personale medico e servizi igienici adeguati. Le donne di campagna spesso percorrono oltre 50 chilometri per raggiungere le strutture ospedaliere, con costi proibitivi per il trasporto e le cure mediche. Inoltre, la mancanza di istruzione colpisce più del 60% delle donne, impedendo loro di apprendere le buone pratiche igieniche e i rischi di una gravidanza precoce e di un parto non assistito. Questi problemi portano sei donne su dieci a scegliere il parto tradizionale in casa, esponendo se stesse e i loro neonati a rischi sanitari significativi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce linee guida per migliorare l'assistenza materna e neonatale, tra cui la promozione dell'accesso all'assistenza sanitaria, la riduzione della mortalità materna e neonatale e la promozione di pratiche di parto igieniche.
Il concorso ha spinto i progettisti a trovare modelli architettonici innovativi capaci di utilizzare tecnologie sostenibili e promuovere un processo di autocostruzione. I requisiti progettuali prevedevano una superficie interna massima di 350 metri quadri, con aree specifiche come la reception, gli spazi per il personale sanitario, le aree di visita e consultazione, i reparti, le aree per il travaglio e il parto, un'area operativa per il parto cesareo e un'area di osservazione neonatale. Il sito di progetto per questo concorso era una qualsiasi area rurale del Senegal meridionale, dove l'organizzazione Balouo Salo, fondata dall'architetto e attivista umanitario Raoul Vecchio, opera dal 2014. Questa regione è una delle meno sviluppate del Paese: la povertà colpisce circa il 90% della popolazione, solo l'8% ha accesso all'acqua potabile e il 70% vive senza elettricità. Inoltre, il 75% delle donne non ha accesso ai servizi sanitari e il tasso di mortalità neonatale è il più alto a livello nazionale. È proprio questa condizione che ha ispirato l'attenzione del concorso a trovare soluzioni innovative per l'assistenza sanitaria materna.
Kaira Looro si è confermato anche quest’anno uno dei concorsi di architettura più riconosciuti e influenti al mondo. Questa edizione ha visto una partecipazione eccezionale, con circa 900 team provenienti da 112 Paesi, tra cui Italia, Turchia, Polonia, India, Cina, Messico, Brasile, Taiwan, Stati Uniti, Colombia, Grecia, Spagna, Marocco e Francia. Le opere in concorso sono state valutate da una giuria internazionale composta da architetti pluripremiati come Kengo Kuma (Kengo Kuma and Associates), Benedetta Tagliabue (Benedetta Tagliabue EMBT), Agostino Ghirardelli (SBGA | Blengini Ghirardelli), Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects), Urko Sanchez (Urko Sanchez Architects), Raul Pantaleo (TAM Associati), Tosin Oshinowo (Oshinowo Studio), Emmanuelle Moureaux (emmanuelle moureaux INC. ), Saad El Kabbaj, Driss Kettani e Mohamed Amine Siana. Il comitato scientifico è composto da Raoul Vecchio (Balouo Salo), Sebastiano D'Urso (Università di Catania), Dario Distefano (Archicart), Moulaye Diebate (Balouo Salo), Grazia Nicolosi (Università di Catania), oltre ad altri esperti di architettura sostenibile e azioni umanitarie.
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