architect: MICROSCAPE

location: Reggio Calabria, Italy

year: 2024

Filippo Poli

MICROSCAPE disegna la piazza antistante il Museo Archeologico Nazionale (dove sono esposti i Bronzi di Riace) nel tentativo di riallacciarsi con il contesto urbano raggiungendo dunque un rinnovamento complessivo che combina il passato con le necessità dell'uso contemporaneo della piazza.
La nuova Piazza De Nava è oggi il vero centro urbano di Reggio Calabria, dove si incontrano i due sistemi urbani del tessuto edificato: quello della città storica e quello dell'espansione novecentesca, strutturata lungo due assi con angolazioni differenti, entrambi paralleli alla costa. Abbiamo strutturato il progetto attorno a questa caratteristica, legandolo profondamente alla struttura urbana della città.

Filippo Poli

Il nuovo assetto della piazza funge da catalizzatore per le vedute dinamiche della città che, in combinazione con un ordine solo apparentemente simmetrico all'interno dello spazio, si posiziona naturalmente come il centro rappresentativo della città. Questo non solo per la presenza del Museo, ma ancor di più per la sua potenzialità di configurarsi metaforicamente come un teatro urbano.
Un gioco dei declivi che si sollevano creano un'area a gradoni sul lato est della piazza, destinata al relax, ombreggiata da nuovi alberi e dotata di sedute monolitiche in pietra lavica, mentre sul lato ovest rimane una semplice pendenza verso il museo in modo da essere versatile per l'uso pubblico.

Filippo Poli

MICROSCAPE includono anche la piccola piazza che ospita il monumento allo scrittore Corrado Alvaro.
La riqualificazione di Piazza De Nava è molto semplice, a basso impatto e ecologicamente compatibile, grazie al riciclo delle acque piovane e alla piantumazione di nuovi alberi e numerosi arbusti della macchia mediterranea. La scelta dei materiali combina innovazione e tradizione: sono stati utilizzati fogli di acciaio inox rivestiti con un sistema innovativo PVD per creare superfici solide e iridescenti per la realizzazione dei vasi; sono stati riutilizzati i cubetti di pavimentazione esistenti sotto l'asfalto delle strade circostanti; e sono stati riutilizzati i cordoli e le pietre della storica scalinata.
Attraverso un'alternanza di blocchi di pietra reggina e pietra lavica (le due pietre presenti nella città storica), si collega il contesto urbano circostante alla nuova piazza contemporanea.
La piazza è completamente pedonalizzata e accessibile a tutti i tipi di utenti. Le barriere architettoniche che rendevano la piazza precedente un'enclave difficile da raggiungere, a causa delle pavimentazioni in pendenza e della scalinata frontale che portava all'ingresso, sono ora state rimosse. La nuova piazza crea una grande tela urbana dove possono svolgersi attività ricreative e di svago sia di giorno che di notte. È uno spazio che si armonizza bene con le attività del Museo Archeologico Nazionale, grazie alla sua capacità di ospitare mostre, spettacoli e servire come area di accoglienza principale per i visitatori.

Filippo Poli

Anche di notte, il nuovo spazio vuole essere una metafora del territorio: con la luce blu, l'effetto è quello delle onde del mare che si infrangono sulla riva; con la luce verde, si crea l'impressione che una pendenza montuosa dell'aspromonte vicino scenda sulla piazza.