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Un negozio al piano terra di un banale e angusto condominio degli anni '70 doveva essere trasformato in un appartamento per due persone. Il programma è chiaro, la disposizione non altrettanto. Onde di vetro e mattoni e nuvole di rete metallica risolvono uno spazio non domestico che potrebbe rimanere tale.
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Due pareti curve attraversano agevolmente entrambi i livelli, dissociando delicatamente pubblico e privato. Un asse longitudinale è sottolineato da due maschere metalliche. La facciata posteriore è una stratificazione composita di vetro, specchio, ritagli metallici, motivi fissi e corrimano complicati. La facciata anteriore è una massa nebbiosa di nuvole.
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La tavolozza dei materiali dissolve i confini tradizionali di una casa. Vaste superfici di mattoni di vetro, piastrelle e azzurro sono occasionalmente interrotte da punti di marmo, linee di legno ed evidenti elementi rossi. Si potrebbe fare riferimento al senso di trasparenza erotica di Ito e agli esperimenti di Hasegawa con sovrapposizioni e stratificazioni.
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Il progetto è una risposta spettacolare a una domanda non spettacolare. Lo spazio domestico è un palcoscenico e l'abitazione diventa spettacolo; l'utente diventa attore e spettatore della routine della vita quotidiana.
nome progetto: waves of glass and clouds of metal
committente: private
dove: Porto, Portugal
periodo: 2018-2021
Design team: fala (Filipe Magalhães, Ana Luisa Soares, Ahmed Belkhodja, Lera Samovich, Ana Lima, Joana Sendas, João Carlos Lopes)
Project team: Paulo Sousa (engineering), Pomo (landscape), Civiflanco (contractor)
area: 150m2