Nel cuore delle suggestive colline e vigneti pisani, andStudio Architects ha dato vita a un progetto che unisce architettura, tradizione vinicola e arte. La nuova cantina non è solo un edificio funzionale dedicato alla produzione del vino, ma un vero e proprio gioiello architettonico che si integra armoniosamente con il paesaggio circostante, celebrando la bellezza naturale delle colline toscane.
Fin dai primi passi del progetto, andStudio Architects ha lavorato con l'intento di valorizzare il territorio, celebrando la bellezza delle vigne e delle colline che lo circondano. Le facciate dell'edificio riprendono il tema del vino in modo elegante e raffinato, con motivi e forme che richiamano i simboli della tradizione vinicola.
All'interno, sono stati progettati spazi accoglienti e funzionali, pensati per offrire un'esperienza unica ai visitatori. Qui trovano posto aree dedicate alla degustazione, alla vinificazione e all'imbottigliamento, dove il processo di produzione del vino diventa parte integrante dell'esperienza. La cantina, tuttavia, non è solo un luogo per gli amanti del vino: andStudio Architects ha voluto aprire le porte anche alla cultura e all'arte.
Il progetto nasce dall'idea di creare un edificio unico e armonicamente integrato nel suo contesto. L'edificio, realizzato in calcestruzzo e incastonato nella collina, si fonde in modo suggestivo con il terreno circostante. Le due principali facciate comunicative si ispirano alle piccole aperture delle facciate dell'abitato vicino, trasformandole in una texture evocativa simile a grappoli d'uva.
Durante la progettazione, sono stati identificati due punti focali principali. Innanzitutto, la qualità estetico-funzionale è stata una priorità, con particolare attenzione agli spazi progettati, come lo spazio degustazione. Questi ambienti riflettono il tema della riflessione della luce verso l'interno e della percezione del paesaggio dall'interno verso l'esterno, grazie a cerchi che offrono viste uniche da ogni punto della cantina.
Il secondo punto chiave riguarda la qualità sensoriale ed emotiva dell'edificio. La percezione cambia significativamente tra il giorno e la notte: durante il giorno, l'edificio appare come un blocco solido che nasconde le aperture, mentre di notte si trasforma, facendo emergere gli spazi vuoti.
La suggestività e le potenzialità di edificio e contesto, hanno portato i progettisti a organizzare, a distanza di qualche anno dalla fine lavori, una mostra e un evento artistico che ha visto protagonista l'opera di un talentuoso artista emergente, Nicolas Denino. Le sue creazioni, profonde riflessioni sul paesaggio e sulle tradizioni locali, hanno reso ancora più vivo il legame tra arte, territorio e cultura.